Tuesday 13 December 2011

Spaccare i miti e il danno della dualità fra corpo-mente (English version: scroll down)



Pur cercando di completare una traduzione questa mattina, mi sono imbattuto due articoli affascinante che riflette non solo dei miei riflessioni, ma anche degli ultimi scritti che sono quasi finito. Ho quasi completato il terzo post nella serie, 'Buddhismo, ti presento lo Sciamanesimo', che muove la discussione dal ovest, e il luogo del corpo, al nord, e il luogo della mente, in cui parlo della problema della separazione fra mente e corpo nella praticha della meditazione. C'è una tendenza di dividere mente e corpo negli ambienti religiosi, ma anche nei gruppi di meditazione. E 'profondamente malsano e si basa sui miti sbagliati e che necessita un urgente smontaggio. Il nuovo post sarà compiuto fra poco.

Intanto, spaccare i miti continua ad essere una delle mie occupazioni preferite nel dialogo con la spiritualità nel corso dell'ultimo anno e, come spesso accade, questa ricerca fa parte di un'onda collettiva che sembra di essere attraversando il mondo del buddismo occidentale in questo momento. I due articoli sono entrambi abili e precisi nella loro sfida ai miti profondamente radicati nel buddismo che, una volta distrutto, possa portarci ad un’interazione più ricca, e più umana verso il risveglio e il percorso di buddismo. Vi incoraggio a leggerli, soprattutto se sei stato uno dei tanti innamorati del verniciatura mistica del buddismo tibetano.

Il link sotto di Elephant Journal ti porta ad una confutazione di numerosi miti spirituale sostenuta dalla religione organizzata, in questo caso, il buddismo e l'induismo, attraverso una critica da parte di un 'ex-illuminato' Shyam Dodge, che seguendo un video messaggio di un giovane tibetano, che è la presunta reincarnazione di un grande maestro tibetano, Kalu Rinpoche, morto secolo scorso. Nel video, giovane Kalu descrive come è stato abusato sessualmente e e minacciato fisicamente in un monastero tibetano ed è visibile quanto danneggiato è, questo giovane povero. Gli auguro ogni bene e spero che riesca a utilizzare la sua posizione per ottenere l'aiuto di cui ha bisogno e di esercitare una certa influenza, come si matura, nel cambiare lo status quo che gli ha permesso di passare attraverso un simile esperienza.

Shyam prosegue descrivendo le proprie difficoltà nel far parte di un ordine monastico induista e la conseguente negazione della fisica nel nome di un perseguimento astratto della purezza e ideali spirituali. Ha più o meno espresso i miei stessi sentimenti sui risultati profondo e preoccupante di separare lo spirito e il fisico, o il corpo e il mente.

Il secondo link porta ad un sito chiamata ‘Speculative non-Buddhism’ dove hard-core-intellettuali, che sono entrambi buddisti e non buddisti, pone la domanda: ‘Il Buddha esisteva realmente, o era semplicemente un'invenzione?'

Recentemente, ho iniziato a scrivere un articolo intitolato 'Il buddismo ha un problema di marketing?' e in qualche modo il tema è legato. La necessità di diffondere la tradizione è in parte un esercizio di marketing. Avere una figura centrale con tutte le caratteristiche umano ottimizzate, trascendente, e così via, è una strategia di marketing grande, quindi potrebbe essere che lui è stato inventato come un semplice simbolo? Vedendo che mi interessa sopratutto un approccio verso la spiritualità che è profondamente umana, mi va benissimo considerare la domanda, specialmente perché possa risultare nel spaccamento di miti.

Ho recentemente giunto alla conclusione che quando ‘si sveglia’, nessuno se ne accorga, così pensare che un ragazzo si svegliò, disse ai suoi compagni su di esso, poi lotta per la diffusione della sua scoperta, avrebbe in effetti potuto finire per produrre la figura del Buddha come è diventato. Se parli inglese e ti interessa essere stimolato da un discorso stimolante e intelligente, segui il link. Vedi cosa ne pensi.


Elephant Journal

Speculative Non-Buddhism

2 comments:

  1. Hi,
    I've just come across your blog, which I am really enjoying reading. Your combination of shamanism and Buddhism is kind of cool. This article was really useful to me though as I wasn't at all aware of the experiences of young kalu. I follow traditional Tibetan Buddhism and was shocked to hear him describe the experiences that he has lived through. Thanks for the link. Keep up the good work.
    Bob
    P.S. I'm an Aussie :)

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  2. Hi Bob,
    I was surprised too. I had no idea that abuse went on in Tibetan monasteries, but after seeing Kalu's vid, I read up on the topic, and with hindsight it was kind of naive of me to assume Buddhist monasteries would be immune to the abuse that occurs in monastic communities in all of the world's religions.
    Matthew

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