Sunday, 6 November 2011

Buddismo, ti presento lo sciamanesimo (Pt.1) (ENGLISH version follows this post)




Ciao cari lettori,
ho iniziato scrivendo questo pezzo in inglese, e devo dire che è stato una sfida scriverlo di nuovo in italiano; Il linguaggio è più complesso del solito. Vi chiedo scusa se certi frase non sono chiare. Vi prego di scrivere qualche commento se vi trovate confusi e persi. In realtà è stata un lavoro stimolante e spero che vi da qualche spunto interessante su il quale riflettere.
Matt

"... Oserei dire che l'essenza che unisce tutte le tradizioni buddiste è l'idea di libertà. In particolare, la libertà dalle cause della sofferenza: l'avidità, l'odio e l'illusione. Mentre questo è di solito definito come una libertà interiore o spirituale, costituisce anche la base di una libertà esterno o culturale.
...Sempre più spesso, vedo il buddismo come cultura: un complesso sistema interrelato di valori e pratiche che permei ogni aspetto della vita umana. Per esempio, i primi Theravada descrivono il mondo come una valle di dolore, che è il mondo visto dalla prospettiva di angoscia, mentre i seguaci della Vajrayana descrivono il mondo come radiosa e bella, che è come si vede dalla prospettiva di libertà. Tutti questi punti di vista, diversi fra loro, danno origine a quella che potremmo chiamare una cultura.
...Dal momento che ciascuna delle scuole buddhiste asiatiche tendono a vedere una prospettiva del Dharma come vero, o più vero degli altri, abbiamo un sacco di litigi su quello che è il più alto insegnamento, il più puro insegnamento, e così via. Non credo che succederà così tanto in Occidente, perché stiamo incontrando tutte le tradizioni in una volta: Theravada, Tibetano, Zen, Terra Pura, Nichiren. La prospettiva di una di queste tradizioni è, a mio avviso, sempre parziale, perché è guardando il mondo da un solo punto di vista. La sfida in Occidente, mi sembra, è quello di trovare un modo di incorporare tutte le prospettive. Fare questo significa lavorare per una definizione di cultura buddista, che rispetta, anche celebra, le differenze, pur fornendo una visione coerente. "

Steven Batchelor, 'Una cultura del Risveglio,' da Inquiring Mind.

Gli estratti sopra provengono da un'intervista con Stephen Batchelor; un insegnante famoso e importante di ingilterra. L'intero pezzo è tipico della intelligenza, scetticismo e della mente aperta di Batchelor che ha un approccio al buddismo al di fuori di prospettive tradizionali. Batchelor è una di quelle figure che spesso ispirano reazioni estreme. Il suo libro più famoso, 'Il Buddismo Senza Fede,' è stato un grande successo, ma sembrava essere più spesso definito 'il libro che ha negato la reincarnazione'. Non mi piaceva il libro tanto, e non ho problemi a confessare che credo nella reincarnazione, infatti lo trovo un concetto perfettamente logico. Pero, ormai, ho imparato di apprezzare molto l'approccio critico e indagatore di Batchelor. Mi spingerei a dire che lui è uno dei campioni di oggi nel campo di buddismo per quanto riguarda l'analisi pragmatiche e contemporani. Se sei d'accordo con lui, o no, non ha importanza. Sta facendo tutti i Buddisti un grande servizio nel affrontare le credenze sacre sul Buddismo con l'empirismo occidentale e il pensiero critico. Egli bussa alla porta di misticismo e dice, “Spalancarti in modo che possiamo vedere cosa sta realmente lì e se ha dei meriti.”
Allora, perché ho scelto l'estratto qui sopra per avviare questo pezzo? Beh, io non sono solo un buddista. Sono stato attivamente e profondamente impegnato con il mondo dello sciamanesimo per quasi 15 anni, non come una fantasia dei nativi americani, o un sogno di vivere in una tepee nel deserto da qualche parte, ma come apprendista in un percorso potente, stimolante, a volte controverso, straordinariamente pragmatico, alchemico e sciamanico, che ha stimolato e creato profondi cambiamenti duraturi e reali per ogni aspetto della mia vita.
Il rapporto tra i due percorsi è stato affascinante per non dire altro. Ci è stato spesso conflitto o attrito ad emergere tra di loro, ma sono arrivato a capire negli anni che questo conflitto e attrito è stato davvero dentro di me e si base molto sulla tendenza di aggrappare alla prospettive filosofiche e convinzioni rigide. Come ho maturato nella mia percorso, ho iniziato a sperimentare come uno alimenta l'altro. Questo non vuol dire tuttavia che sono in qualche modo la stessa cosa: sono evidentamente diversa.

'Vedo il buddismo come una cultura: un complesso sistema interrelato di valori e pratiche che permei ogni aspetto della vita umana ... Tutti questi punti di vista, diversi fra loro, danno origine a quella che potremmo meglio chiamare una cultura ... La prospettiva di una di queste tradizioni è , a mio avviso, sempre parziale, perché è guardando il mondo da un punto di vista. '

Le tre righe sopra mi ricordano di come la conoscenza viene espressa da una visione del mondo sciamanico. Questo mi ha fatto pensare; come sarebbe se i principi e le pratiche chiave buddisti fossero collocati su una ruota di medicina, che mostrerebbe le applicazioni pragmatica delle diverse idee chiave nel buddismo, e la relazione tra di loro.
Ho scelto la ruota della 'Coreografia Bilanciato' (CB) dell'essere umano. Tra molti ruote fondamentale ho scelto questo perche indica il posizionamento, in relazione agli elementi, dei cinque aspetti di un essere umano. Questa scelta è stata in parte ispirato dal mio forte impegno personale ad una spiritualità che è profondamente umano. In secondo luogo, la ruota della coreografia bilanciato parla di ciò che tutti noi possediamo innato, e quindi i cinque componenti che sono presenti in qualsiasi lavoro di sviluppo del essere; il corpo, la mente, le emozioni, la forza dello spirito, la sessualità/o la nostra forza di vita e vitalità.

Ruota degli Applicazioni Buddista

Sud: aspetto emozionale
Non essere in reazione emotivamente
Affrontare e lavorare con la gamma di emozioni
Affrontare le emozioni scomode
Lo sviluppo di intimità con la presenza
Liberare l'energia emozionale
La moralità e l'etica

Ovest: aspetto fisico
Lavorare con i sensazioni nel fisico
Sviluppare la presenza nel fisico e materiale
Rilassamento profondo nel corpo
Presenza che unisce con l'azione attenta
Azione compassionevole
La moralità e l'etica

Nord: aspetto mentale
Lavorare con attenzione
Sviluppare la concentrazione
Disciplinare il dialogo interiore
Applicare l'intelletto e il pensiero critico
Lavorare con le credenze e dubbi
Sviluppare saggezza 
Espandere la curiosità 
La moralità e l'etica

Est: aspetto spirituale
Lavorare con spaziosità
Sviluppare la compassione 
Aprire il cuore alla sofferenza universale, e la libertà
Toccare profondamente la vita e viene toccato profondamente dalla vita
Essere di servizio
Risveglio
Boddhichità

Centro: aspetto sessuale, forza vitale
Lavorare con gli impulsi primordiali;
Attrazione / repulsione
Magnetismo
Potenza / debolezza
Forma / senza forma
Libertà / intrappolare
Dare vita / distruzione della vita
La moralità e l'etica

La ruota sopra mostra i principi fondamentali pragmatiche della pratica buddista situato sulla ruota CB. Questa ruota dovrebbe idealmente essere presentati su una ruota reale, ma purtroppo non riuscivo a tagliare e incollare come avevo sperato, quindi per ora un elenco deve bastare. Immaginate, se volete, che si siedono su un cerchio nella loro direzione.
Che cosa è una ruota della medicina? Le ruote di medicina sono strumenti per presentare l'interrelazione tra una qualcosa, con tutto il resto del mondo. Si tratta di un antica sistema per la presentazione di conoscenza, che va contro il pensiero lineare. Ciascuna delle direzioni affronta una direzione opposta, che agisce come il più grande maestro di quella direzione. Allo stesso tempo, ogni direzione è alimentato da, e alimenta le altre direzioni. Una ruota può essere percorsa in senso orario, o antiorario. Ogni volta che si attraversa da una direzione all'altra si passa attraverso il centro della ruota e sono influenzati dall'aspetto centro.
Le ruote possono essere intesi come mappe, ma come ogni mappa ci sono modi diversi per mappare, e diverse forme di mappatura. E' quindi meglio considerare le ruote all'interno di un sistema specifico dove si riferiscono l'uno all'altro. E' un po' come imparare una lingua, vale a dire è necessario studiare la grammatica, le regole e il vocabolario della lingua stessa, altrimenti è facile confondersi!
Varie culture sciamaniche hanno assegnato le direzioni cardinali e non cardinali con particolari qualità, o poteri. E' difficile sostenere da un punto di vista razionale che le ruote in tale, mappano un fisso, realtà permanente. E' piuttosto che gli sciamani di una volta avevano un rapporto intimo e profondo con il mondo naturale cosi che hanno potuto avere un visto chiaro sui modelli di come la natura si è espressa. Diverse culture sciamaniche prodotte diverse mappe di ruote, ma la loro attribuzione di poteri a direzioni si è basata sull'osservazione di interrelazione tra forme di vita in modo che il posizionamento del rapporto tra le forme detto ha dato una struttura al mondo e il nostro posto in esso. Lavorare con una collettiva di mappe da una specifica tradizione conduce alla conoscenza funzionali che possiamo utilizzare per capire il nostro posto nel quadro più grande.
Ogni ruota interagisce con le altre ruote. Questo significa che ogni ruota insegna o approfondisce la comprensione di qualsiasi altra ruota. Questo è veramente ciò che li rende così fantastici.
Anche se la ruota sopra è una mia invenzione, ho seguito i principi fondamentali della mappatura del sistema che sto utilizzando. La mappa viene da un sentiero sciamanico/alchemico contemporaneo che è anche metis. In questo percorso, la mappa di base mostra dove gli elementi si siedono sulla ruota rispetto le direzione cardinale. Tutto comincia con gli elementi;

Sud: acqua
Ovest: Terra
Nord: Aria 
Est: Fuoco 
Centro: Vuoto 

Utilizzando la direzione cardinale cominciamo l'esplorazione di come una ruota ci insegna. A partire dal sud troviamo l'elemento di acqua. L'acqua si riferisce quindi alle emozioni. Acqua si muove, si trasforma, si scalda, si raffredda, si blocca, si trasforma in vapore, garantisce la nostra sopravvivenza, e costituisce la maggior parte della nostra massa fisica.
Wow. Applicare tutti cioè agli'emozioni! Ci dà una bella riflessione delle diverse forme che prendono le emozioni, e quanto siano essenziale per la nostra esistenza: questa è un'idea insolita, che le emozione sono essenziali per la nostra sopravvivenza, o meglio il senso della nostra esistenza.

Se il mondo esterno rispecchia il nostro mondo interiore, come l'acqua si comporta e prende forma nel mondo esteriore, è un riflesso della nostra interiore-emotivo. Possiamo, da una visione sciamanica, percepire il mondo naturale come un grande maestro, forse il più grande maestro che c'è, e così, osservando i fiumi e il mare riusciamo a prendere istruzioni dirette su come lavorare con l'energia emozionale.
L'acqua è naturalmente fluido, così la fluidità diventa la prima chiave per capire come metterci in relazione con le emozioni. Le emozioni devono essere fluido. Devono muoversi. Movimento in acqua significa salute. Corpi d'acqua insalubre sono stagnanti, non vengono nutriti e non si nutrono. Anche le forme di acqua violente contengono vita e danno vita, anche quando sono distruttivi. Un fiume sano ha forme e intensità diverse, si nutre in tonfani, baie, e fornisce il sostentamento per i pesci, alberi e piante. L'acqua non si ripete. Nel mondo naturale è in costante movimento.

Noi tendiamo ad apprendere specifiche espressioni emotive che giochiamo tutto il tempo. Sono reazioni imparato a circostanze che ci sfidano o affermano il nostro senso del sé. La nostra felicità tende ad avere un sapore simile, come la nostra tristezza, indipendentemente dalle circostanze. Taluni comportamenti da certi tipi di persone, tendono a stimolare gli stessi reazioni. Questi tipi di reazioni emotive sono false, al minimo non sono rigenerante. Emozioni in queste circostanze sono apprese e fisse reazioni agli stimoli previsto.
L'acqua più pura è il più rinfrescante, e lo stesso vale per le emozioni. Spontanea e originale espressione emozionale sono rinfrescante, rivitalizzante. Si portano la vita.
Per quanto riguarda il buddismo; sano, fluido, movimento emozionale è più facilmente applicabile al percorso tantrico, dove si lavora direttamente con l'energia emotiva, sfruttandola per potenziare il risveglio. Come idea è contrario ai modelli di moderazione emotiva e di controllo della tradizione Theravada.
In realtà entrambi i modi di lavorare con le emozioni sono importanti. Potrebbe essere visto che l'approccio Theravada è un primo passo per lavorare con il nostro aspetto emotivo. Dobbiamo imparare a raggiungere l'equilibrio nel nostro modo di provare emozioni, e all'inizio della pratica, le nostre reazioni emotive. Sul cuscino questo significa l'adozione della posizione del testimone-osservatore quando l'energia emotiva si presenta.
Mentre facciamo progressi nel purificare la nostra reazione emotiva, troviamo che sotto le forme emozionale apprese c'è un serbatoio di energia emozionale pura che può essere inteso come potere. Questa espressione emotiva pura diventa un canale per il risvegliato, espressione compassionevole che è spontaneo e improvvisato. In questa forma è naturale, sano, e porta la vita. È anche imprevedibile. Questo è il motivo per cui dobbiamo pulire noi stessi emotivamente per prima.
Se continuiamo a portare bagaglio emotivo, diventerà un ostacolo al nostro sviluppo sul cuscino e sovvertirà i guadagni che otteniamo nella consapevolezza e presenza.
Le ferite e dolore emotive, e la repressione, non scomparano con lo sviluppo di consapevolezza. Si manifestano semplicemente in una forma diversa. Nel affrontare e purificare il nostro passato e affrontando la profondità di emozioni scomode, impariamo a vivere l'intera gamma di espressioni emotive senza essere coinvolto nel loro significato simbolico. Non solo, diventiamo capace di non essere sopraffatti dalle espressioni esterne in altri di qualunque emozione, anche quelle estremi. E' tutto solo energia in movimento, e una parte della ricca esposizione di arazzi di espressione umana.

Sud: l'aspetto emozionale
Non essere in reazione emotivamente
Affrontare e lavorare con la gamma di emozioni
Affrontare le emozioni scomode
Lo sviluppo di intimità con la presenza
Liberare l'energia emozionale
La moralità e l'etica

La prima pratica quindi è la capacità di uscire di modelli di reazione. Attenzione pero, non si tratta di repressione. L'acqua deve scorrere. Si tratta invece di permettere un movimento emotivo senza aggrapparsi al processo. Non cercare di contenere ciò che si sente, o evitarlo indurendo la attenzione sull'oggetto della meditazione. Si lascia stare e rimani con l'oggetto di meditazione. Ciò richiede disciplina e coerenza.
Questo processo poi si allarga e cominciamo a sperimentare il modo in cui reagiamo emotivamente in una varietà di situazioni; fase due vuol dire consentire l'intera gamma di emozioni di essere come sono e stare con le sensazione che arrivano e poi passano. Questo ci porta inevitabilmente a accedere delle emozioni scomode e dolorose; sono spesso emozioni che abbiamo cercato di evitare a tutti i costi per la maggior parte della vita. Ripeto: l'acqua deve scorrere, quindi diamo permesso ai questi emozioni di emergere e regredire come onde sulla spiaggia. La riva è la nostra attenzione.

La fase successiva segna una fase di maturazione nella pratica spirituale. L'intimità comincia a svilupparsi con i sentimenti e il nostro campo emotivo approfondisce e arricchisce, e porta la liberazione di energia emotiva come una forza rigenerante, e l'espressione della verità di ciò che è. L'energia emozionale si muove attraverso il corpo come sentimenti e sensazioni raffinati. Dall'esperienza coerente di tale ricchezza emotiva e del suo rinnovamento, una morale personale e spontaneo emerge. Non si basa su risposte condizionate a una serie di circostanze e comportamenti, ma piuttosto una profonda, sentita senso di ciò che è giusto o sbagliato, che emerge spontaneamente in relazione alle circostanze che stiamo vivendo.
La vita ci tocca molto più profondamente, ma noi ce la faccio ora. La sofferenza e l'ingiustizia è tangibile, eppure non ci sbricioliamo sotto il suo peso. I nostri lati emotivo sono più integrati, ci sentiamo molto di più, ma siamo molto meno colpite da cioè che sentiamo. Sentiamo pienamente, ma non ci identifichiamo più con quello che sentiamo.

Nessuno di ciò che ho scritto qui è nuovo, e so che altri l'hanno espresso più eloquente. La differenza nel mio caso è che quello che so è stato raggiunto in gran parte dal percorso sciamanico, poi raffinato attraverso la meditazione buddista, quindi ecco in parte perché scrivo di questa tema su un blog di buddismo.
La meditazione seguita in modo coerente, ci porterà ai passaggi sopra. L'applicazione di una prospettiva sciamanica può contribuire a dare un senso di direzione e le tappe che attraverso ci muoviamo. L'approccio sciamanico sarebbe quello di lavorare direttamente con gli elementi interni ed esterni. Lavorare con i ruscelli e cascate, onde e creste, la pioggia e le tempeste, possiamo usare l'intento di invitare queste forme di acqua nel nostro corpo.
Possiamo raggiungere, attraverso il sentire, e sciogliere la barriera di separazione, tra il nostro corpo e gli elementi. La natura è un grande modello di come essere in noi stessi. In PNL grande enfasi viene posta sulla modellazione; l'attenta osservazione, l'analisi, e poi mimando l'eccellenza nelle altre persone. Possiamo fare esattamente lo stesso con la Madre terra. La sua espressione perfetta degli elementi è un invito ad imparare, ad aprirci, di sciogliere, di ricevere, e percepire. Se si apre al suo linguaggio, che vi insegnerà, e per i buddisti scettici, questo non è un invito ad essere qualcosa che non sei, piuttosto voglio solo sottolineare che c'è un linguaggio nascosto nella espressione della natura che può essere ascoltato ed accolto, se date la vostra attenzione completamente, e sufficientemente profondamente.



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