Da sciamanoinglese@twitter...
George Monbiot nel Guardian di oggì ha scritto uno dei soui articoli penetrante e rilevante in cui indica come i ricchi in america e in ingiltera usano il loro soldi per cercare di influenzare l'opinione pubblica. Ovviamente tutto di nascosta.
Che cosa ne ha da fare pero con la tema di buddismo pragmatico? Specialmente per chi preferibbe ignorare la politica e restare con la gioia, il divertimento, e la spiritualità?
La parola di questo giorno, di ogni giorno di questo Blog, è 'pragmatico.' Purtroppo, per tanti che si occupano della spiritualità in qualsiasi forma, il mondo dei politici e la politica è solo da evitare.
Questa attitudine viene sopra tutto da un passato storico, almeno uno immaginata, in cui la spiritualità si occupava della purità del individuo e le sfere sporche della vita erano da un altra parte. Nel buddismo la fantasia numero uno fra i praticanti è quello di trovarsi sulla montagna in una grotta per meditare per tutta la vita in pace.
Questo sogno è una forma di grande illusione. La religione, anche il buddismo è induismo, anzi tutte le forme di religione, anche nei tribù, vedeva un rapporto stretto fra che guidava e chi rappresentava il prete, il monaco, il sciamano. E' vero che questo rapporto ha spesso inquinata la qualità e autenticità della forma di spiritualità praticata, ma il punto rimane; non erano seperati e ancora non sono seperati almeno non in Italia, la spagna e nei stati uniti.
Ci sono esempi buoni e cattivi. La chiesa cattolica probabilmente è stato l'esempio più corrotto che esiste nella storia seguito da poco distanza dal'islam. Ma i buddisti sono anche colpevole specialmente nel tibet durante l'epoca dei Gelugpa.
I buoni esempi pero ci sono. Due famosissimi sono Gandhi è il Dalai Lama. Thich Nhat Han è un altro, per non parlare di Martin Luther King.
Un aspetto della spiritualità matura è la prontezza e l'apertura ai problemi dei nostri giorni. Il bisogno che persone col cuore almeno abbastanza aperti, con un mente abbastanza calma, per vedere che cosa sta succedendo, un etica basato sulla compassione e la consapevolezza che siamo tutti connessi e quindi tutti responsabili per il processo della co-creazione; questo il mondo chiede, e sta urlando che dobbiamo tutti metterci in gioco.
Se un numero sufficiente di persone come noi non si alzano a dire basta; basta ignorare i bambini che muoiono ogni giorno di fame mentre milioni di dollari di cibo sono buttati via nello stesso giorno, basta sostenere una politica che funziona solo per mantenere un sistema economica che produce alti proffiti solo per l'un percento mentre ruba i risparmi, il futuro di generazione e generazione di milioni e milioni di persone normale come noi, basta trattare la pianeta come una risorse da sfruttare al massimo nonostante le conseguenze per i nostri figli.
Dalla pratica della meditazione pragmatica sorge una apertura a quello che c'è nel qui ed ora. Qualunque forma di meditazione che ci porta via dalla nostra vita è sbagliata in parte. Per tanti questa sarà un promesso falso, ma non è, e spiego perché: la vita è qui e ora, la spiritualità è qui e ora, il tuo corpo è qui è ora, la sofferenza è qui e ora. Dove vuoi andare? La capacità di essere nel qui e ora e sviluppare la capacità di sostenere l'attenzione nel qui e ora durante ogni momento di ogni giorno ci porta naturalmente a chiedere come posso essere di aiuto? Come posso ridurre la sofferenza nel mondo?
Facendo piccoli, piccoli passi è un enorme contributo. Se la facessimo tutti, sarebbe facile cambiare il mondo. Il blocco numero uno è quel di fregarsene. In italia purtroppo questo approccio è diventata la norma. La seconda è di ricevere troppo stimolazione, e trovarsi stressato o danneggiato emotivamente dal peso dello ingiustizia nel mondo. Abbiamo un frase 'burn out' che non so come tradurre. Succede ai passionati di giustizia. Si impegnano col tutto il cuore a risolvere la sofferenza, ma non è possibile. Veramente non è possibile. Ma fare qualcosa piccolo o grande è assolutamente possibile. Mettere la firma contro la privatizzazione del aqua è un ottimo esempio di un atto piccolo.
Come sempre in qualunque forma di buddismo, ma specialmente in quello pragmatico, ci vuole la strada della vai di mezzo, cioè 'the middle way.' Non chiudere gli'occhi, ma aprirgli, ma scegliere dove e come puoi contribuire a ridurre subito la sofferenza nel mondo e dare un occhiata alla politica non solo qua in Italia, che fa un vero schifo, ma nel mondo. Ti chiedi, 'quanto e come voglio vedere?' 'Oggi come posso contribuire alla riduzioen di sofferenza nel mondo?'
Sviluppando una compassione equanimità, la risposta da dentro viene più facilmente ed in una forma sincera ed onesta. Può essere una semplice sorridere alla tua collega, dai un amano alla nona, dai un euro al poverino per strada, mandi una lettera/email a dare un sostegno aduna beneficenza.
Porta il benificio che ricevi dalla pratica di meditazione nel mondo. Non lasciare tutto il bene sulla cuscino o in un mondo troppo astratta.
From sciamanoinglese@twitter...
George Monbiot in the Guardian today wrote another one of his highly relevant and penetrating articles in which he highlighted how the rich in both England and America are using their money to try and influence public opinion. Obviously everything is hidden.
What does this have to do with Pragmatic Buddhism? Especially for those who would prefer to ignore politics and hang out instead with joy, fun and spirituality?
The word of the day, every day, on this blog, is Pragmatic. Unfortunately, for many people who are involved in spirituality of any form, the world of politics and politicians is to be avoided at all costs.
This attitude seems to come above all from history, at least an imagined one, in which spirituality/religion concerned itself with the purity of the individual while the worldly spheres were somewhere else. In Buddhism the number one fantasy held by practitioners seems to be the classic escapist ideal of meditating in peace for the rest of your days in a cave high up on a mountain.
This dream is a huge illusion.
The various religions, including Buddhism and Hinduism, and really even in tribes, maintained a tight relationship between the ruling classes and spiritual/religious leaders, whether it was a monk, a priest or a shaman. It’s true that often this relationship polluted the quality and authenticity of the form of spirituality practiced, but the point remains that they were not separate, and are still not really so, at least in Italy, Spain and the United States.
The various religions, including Buddhism and Hinduism, and really even in tribes, maintained a tight relationship between the ruling classes and spiritual/religious leaders, whether it was a monk, a priest or a shaman. It’s true that often this relationship polluted the quality and authenticity of the form of spirituality practiced, but the point remains that they were not separate, and are still not really so, at least in Italy, Spain and the United States.
There are obviously good and bad examples of such relationships. The catholic church has been in my opinion the worst example of them all followed relatively closely by Islam (if you've been living in seclusion somewhere and are ignorant about the sordid past of the church, there's a wealth of material available). But the Buddhist are also guilty of abusing an intimate relationship with power, especially so during the rise of the Gelugpas to prominence in Tibet in which Bon practitioners were forcibly converted or banned from practicing their religion.
Good examples do exist however and two extremely famous ones are Gandhi and the Dalai Lama. Thich Nhat Han is another and an increasingly active participant in the call for Buddhists to be activists, and of course there is Martin Luther King.
I strongly believe that an aspect of mature spirituality is the willingness and openness to look deeply into the problem of our times. There is a strong need in the world for people who at least have their hearts partly open and their minds sufficiently clear to be able to see what is really happening, along with a system of personal ethics or morality based on compassion and the awareness that we are all connected, and therefore responsible for the process of co-creation of the societies that we live in. The world is crying out for this and is asking those of us who are genuine practitioners to participate in what' s taking place in the world.
This is not radical thinking, but I find myself making the point here because so many people who I've met seem to want to wrap cotton wool around themselves and their practice and believe it is somehow spiritual to do so.
This is not radical thinking, but I find myself making the point here because so many people who I've met seem to want to wrap cotton wool around themselves and their practice and believe it is somehow spiritual to do so.
The reality is that if a sufficient number of us do not stand up and say enough, it is highly unlikely that any real change will take place and freedom and genuine democracy will continue to erode to the benefit of the very few. This is a clear and inevitable consequence of the decline of the West.
Enough of us need to say enough; enough of ignoring the fact that thousands of children die every day because of hunger while millions of dollars of food are thrown away during the same day. Enough to sustaining a political class that only functions to maintain an economic system which creates profit for the 1% whilst stealing the savings and the future of generations and generations of millions of average people like us. Enough with treating the planet like a material resource which must be used and used for the maximum profit without any concern for the consequences for all of our children.
These are all consequences of a system that is unconscious and heartless. It is very much like our own addictive patterns of self harm. They are driven by strong urges that are very difficult to resist and that are ultimately destructive.
These are all consequences of a system that is unconscious and heartless. It is very much like our own addictive patterns of self harm. They are driven by strong urges that are very difficult to resist and that are ultimately destructive.
From the practice of pragmatic meditation an openness emerges to what is in the here and now. Separation is dissolved and instead we start looking directly and clearly at what is. Any form of meditation that takes us away from our life is mistaken in part. To many this will seem false, but it is not and I will explain why simply and easily: your life is right here right now, spirituality is right here and right now, your body is right here and right now, suffering is right here and right now. So where else do you want to go?
The ability to be right here right now and develop the capacity to sustain your attention on the here and now, during every moment of everyday leaves you naturally to ask, ‘How can I be of help? How can I reduce the suffering in the world right now?’
The good news is that carrying out small, even very small steps is an enormous contribution. If we all did it, it would be easy to change the world.
The number one block is to not care. Unfortunately in Italy this approach has become the norm. The second is to be over stimulated by the weight and pain of injustice in its multitude of forms and be burnt out and damaged emotionally by the weight of it all.
Burnout happens often to those who are impassioned by injustice. They dedicate themselves with all of their heart to resolve the suffering in the world, but it is not possible. It is really not possible to end it all. But, doing something big or small is absolutely possible.
Signing a petition against the privatisation of water is an excellent example of a very small act.
As in every form of Buddhism, but especially in pragmatic Buddhism, the middle way is required. Don't close your eyes, open them, but choose where and how you wish to contribute to the reduction of suffering in the world right now and don't turn away fully from the world of politics. This does not mean watching the news and all the crap that goes on in Italy every day with the political class. You can look at the bigger global picture. Ask yourself how much you want to see. If the answer is nothing, then you are separating from an important reality that impacts everyone. Again ask yourself, ‘How can I reduce suffering in the world today and not turn away?’
Developing equanimity and compassion, the response to the question will come from within more easily, and in a form that is sincere and honest. It can actually mean something as simple as smiling at a colleague, helping a grandparent, giving a Euro to a homeless person on the street, sending a letter or e-mail to support a charity, or to call your political representative to task.
Take the benefits that you receive from the practice of meditation out into the world. Don't leave everything on the cushion, or in an abstract spiritual reality. The world needs you to contribute.
No comments:
Post a Comment