Monday, 17 October 2011

Occupy Wallstreet e buddismo (Occupy Wallstreet & Buddhism)


Oggi sono diventato un 'fan' di Roshi Joan Halifax. E' un insegnante americana famosa nella tradizione di zen. Ha scritto un articolo per il Huffington Post sulla tema delle proteste di Wallstreet e il gruppo dei 99%.
Lei pone la domanda, 'Che cosa pensarebbe il Buddha di queste proteste? La sua conclusione è che il Buddha sarebbe pienamente d'accordo. Grazie a Dio! Mi dispiace, grazie a Buddha !
Lei indica che 'in numerosi testi buddisti è indicato che la povertà non è il destino di ogni individuo o un prodotto del karma, ma esiste invece in una rete di cause e condizioni. Il Buddha ha anche osservato che la strada per costruire una società pacifica è giusta, è quella di assicurare una distribuzione equa delle risorse.' Quest'ultimo punto è essenziale per comprendere un argomento più generico e umana ignorata da coloro che criticano i manifestanti. Quasi tutti di noi vogliamo un mondo che si occupa della maggior parte del popolo mondiale e non solo per i multinazionalee i politici.
Lei prosegue citando Ven Thich Nhat Han, che nel suo stile originale e con cuore profondo offre questo precetto: "Non accumulare ricchezza mentre milioni soffrono la fame. Non prendete come lo scopo della vostra vita, la fama, il profitto, la ricchezza o il piacere dei sensi."
Questo chiaramente colpisce al cuore di ciò che è sbagliato con la nostra condizione politica ed economica moderna.

'La gente per le strade di New York sono il cambiamento che desiderano vedere, per usare una frase di Gandhi.' 

Sabato scorso, il 15 ottobre 2011, l'unica città in tutto il mondo dove ci sono state proteste colpito da violenza, era Roma. Mi dispiace. Perché io confermo che il loro comportamento non rappresenta i cambiamenti che voglio vedere. Nel nostro paese con la classe politica che abbiamo, c'è un fortissimo bisogno di cambiamento. 


Credo che come buddisti abbiamo un impegno, un bisogno di sostenere i cambiamenti che vogliamo vedere usando un approccio pacifico ed intelligente. Se l'essenza dei insegnamenti del Buddha è il fine della sofferenza, è più che ovvio che influenzare la direzione che sta prendendo il mondo in questi momenti di crisi verso un futuro incerta, insicura e instabile, resta sulla sballa di tutti noi.  Non vuol'dire che dobbiamo fare tutto, andare a Roma, ma capire cosa potremmo fare nel qui e ora, coscientamente, con presenza, cuore attivato, mente aperto. Vuol dire non girare le schiena e nascondersi sperando che tutto passerà al più presto possibile.


Camminare il percorso verso il svillupo, ed il risveglio chiede coraggio. Essere buddista dev'essere un percorso nei nostri tempi, e non una forma di evasione della realtà. A volta ci perdiamo nel concetto di pace, compassione, meditazione. 
Nel buddismo tibetano c'è un concetto di bodhichitta , che significa azione guidati da compassione e saggezza. Siamo tutti capace di esprimere bodhichitta. Non è solo il degno dei Buddha o insegnante illuminate. Ascoltando e guardando la verità dei tempi in cui viviamo, la risposta viene facilmente che siamo parte del tutto, se noi non facciamo la nostra parte, chi lo fa?


Today I became a fan of Roshi Joan Halifax a famous American teacher in the Zen tradition. She wrote an article for the Huffington Post on the theme of Wall Street and the 99%. She posed the question,’What would the Buddha think of the protests?’She came to the conclusion that the Buddha would fully support them. Thank God, sorry, thank Buddha.
She indicated that in various Buddhist texts it is written that poverty is not the destiny of everyone and is not a product of karma, but instead exists in a web of causes and conditions. The Buddha also observed that the road to building a society that is pacifist and just is to ensure an equal distribution of resources. This last point is essential for understanding one of the biggest themes and most human of the arguments held by those who are protesting. It also happens to be an essential element that is ignored and criticized by those speaking negatively of the protests and protesters. The fact is that almost all of us want a world that works for and serves the majority of the world’s population and not only multinational companies and politicians' special interests.
She follows by citing the venerable Thich Nhat Han who in his original openhearted style offers the following precept, ‘Don't accumulate riches while millions suffer hunger. Don't take as the purpose for living; fame, profit, riches and the pleasuring of the senses’ This obviously hits at the heart of what is wrong with our current economic and political model.
‘The people on the streets of New York represent the change that they wish to see, to use a phrase of Gandhi.’
Last Saturday, 15 October 2011, the only city in the whole world amongst hundreds, where people were protesting, where violence took place, was Rome. This is saddening. Because I wish to confirm that the behaviour of those violent people does not represent the type of change I wish to see. In our country the political class needs major, major change and that was certainly not they way to bring it about.
I believe that as Buddhists we have a duty and a requirement to sustain the type of change we wish to see using an intelligent and pacifist approach. If the essence of the Buddha's teaching is the end of suffering, it is more than obvious that influencing the direction of change that we are going through during this crisis of uncertainty and instability, rests on all of our shoulders, and that we should participate.
This doesn't mean that we all have to go to Rome to protest but it does mean that we should do our best to understand what we can do right now, consciously, with presence, with our hearts open, and our minds open. It does mean that we should not turn our backs on what is happening and hide in the hope that everything will pass and go away as quickly as possible.
To walk towards awakening requires courage. Being a Buddhist and walking the Buddhist path must involve a way that moves through our times and not a form of escapism from reality.
At times we lose ourselves in the concept of inner peace, compassion and meditation and forget the practical applications of awakened action.
In Tibetan Buddhism there is the concept of bodhichitta, which means action guided by compassion and wisdom. We are all capable of expressing bodhichitta. It is not only the realm of the Buddha and enlightened teachers. Watching and observing the truth of the times we live in, the response comes easily, and it tells us we are part of everything and that if we will not do our part, who will?

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